Inviare un manoscritto a una Casa Editrice: chi, cosa, come
Avete scritto un romanzo, lo avete corretto, vi siete creati una cerchia affidabile di beta-lettori che lo hanno apprezzato, incoraggiandovi a mandarlo a una Casa Editrice per le valutazioni del caso. È il momento che seguiate il consiglio!
Non resta che armarvi di pazienza e cercare di capire quale Casa Editrice sia più adatta a voi… ma soprattutto, per quale di queste sia il vostro lavoro a essere adatto.
Una convinzione superficiale di molti scrittori in erba, infatti, è pensare di mandare indiscriminatamente il proprio manoscritto a qualsiasi Casa Editrice. In effetti, comportandoci in questa maniera, commettiamo un errore per un semplice motivo: la maggior parte delle Case Editrici punta su alcuni generi precisi, sui quali sono fondate le loro collane. È inutile e deleterio mandare una silloge a una CE che pubblica prevalentemente horror e sci-fi, tanto per fare un esempio. Perdiamo tempo noi, perde tempo la persona dall’altro lato del monitor, e in più ci creiamo un alone di antipatia di cui faremmo volentieri a meno, specie in vista di un sospirato esordio.
La cosa migliore da fare è mettersi a cercare quante più notizie possibili sulla CE di cui ci auguriamo di attirare l’interesse. Sarebbe giusto anche acquistare almeno un libro di una loro collana, tanto per andare a verificare se il nostro lavoro può rispecchiare le preferenze di chi lo ha pubblicato, ma anche per sincerarci della bontà dell’editing, dell’impaginazione e del materiale usato per curare questo libro campione.
In rete è possibile entrare in possesso di un vasto repertorio di notizie, tuttavia, se questo lavoro sembra troppo impegnativo, ci si può affidare a servizi ad hoc - come quello che offre Righe Gemelle - per avere qualche buona dritta in questo senso.
Una volta deciso a chi inviare, bisogna definire anche cosa inviare: non possiamo pensare di mandare 200 cartelle tutte assieme, e per un’unica ottima ragione: il tempo fortemente risicato degli editor. Molte CE, proprio per evitare l’accumularsi dei manoscritti, aprono le valutazioni in finestre di tempo al di fuori delle quali non accettano l’invio delle opere; solitamente richiedono di visionare solo un determinato numero di cartelle, assieme alla sinossi del romanzo, che deve essere curata in ogni singolo aspetto, e alla biografia letteraria dell’autore. Di come occuparci di questo biglietto da visita così importante, però, lo vedremo qui sul blog in un secondo momento.
Un altro consiglio che ci sentiamo di darvi è di non inviare la stessa e-mail a più destinatari contemporaneamente: può essere considerato offensivo leggere il proprio indirizzo assieme a quello di diversi concorrenti. Per evitare di essere cestinati senza passare dal via, quindi, è senz’altro meglio spendere un po’ più di tempo e inviare una email personalizzata a ognuna delle CE che abbiamo deciso di contattare.
E voi cosa aspettate? Sapete già a chi proporre la vostra fatica letteraria?